Linguaggio e comportamento del cane

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La comunicazione inizia dai cuccioli grazie alla mamma e i fratellini

La comunicazione del cane può a tratti somigliare a quella tra esseri umani, ma il più delle volte, non è così. Non si tratta di essere migliore o peggiore, è semplicemente diversa.

Infatti, gli animali hanno sviluppato molteplici modi per comunicare ed ognuno di essi ha un significato ben preciso. Gli strumenti messi in campo per relazionarsi con un altro individuo, vanno dalla comunicazione olfattiva ai vocalizzi, dalla postura (posizione del corpo) alla prossemica (la posizione del corpo nello spazio, che prende in considerazione ad esempio anche lo spazio che c’è tra i soggetti), e non dimentichiamola piloerezione (quando il cane “rizza il pelo” per intenderci).

Chiunque abbia visto due cani socializzare, sa di cosa parlo. 

Se solo ci abituassimo ad osservare il modo di comunicare dei nostri amici a 4 zampe, scopriremmo che è un meraviglioso mondo a sé, ancora tutto da scoprire e da cui abbiamo molto da imparare!

Ma quando inizia l’apprendimento? In particolare, per i mammiferi, i primi mesi sono influenzati dalla presenza della mamma e dei fratellini. È  proprio in questi mesi che i cuccioli imparano le basi della comunicazione intraspecifica, la comunicazione tra individui della stessa specie (per farla più semplice). 

Successivamente, se la mamma è abituata al contesto familiare durante questo lasso di tempo, faciliterà anche la comunicazione interspecifica (con gli umani e altre specie, ad esempio potremmo immaginare che all’interno della famiglia sia presente un gatto), e tutto questo attraverso l’apprendimento per mimesi (o imitazione).

Perché i cani annusano tanto?

Il nostro amico a 4 zampe ha un repertorio vastissimo di segnali per comunicare con i propri simili e con l’essere umano. 

Parliamo del linguaggio olfattivo, legato alla domanda iniziale: perché i cani annusano? Quando i nostri pets utilizzano il naso, esplorano l’ambiente e allo stesso tempo captano informazioni

Mi piace dire durante le consulenze cinofile: annusare per il cane è come leggere il giornale, si informa sui suoi simili, su come stanno emotivamente e fisicamente, ma allo stesso tempo riesce anche a riconoscere se la strada o ambiente che sta percorrendo è familiare o meno. 

Grazie all’organo vomero-nasale, i nostri pets sono in grado di analizzare anche le più piccole particelle ed è per questo che l’olfatto è tra i sensi più sviluppati. 

Come comunicano i cani, che strumenti hanno?

Abbiamo parlato dell’olfatto, come organo di senso e strumento per la comunicazione

Nel mondo animale (specie umana compresa) il linguaggio si suddivide in: verbale (quello che viene detto), paraverbale (il come viene detto) ed infine il non-verbale (i gesti) 

I vocalizzi (che rientrano nella comunicazione verbale e para-verbale), sono un altro strumento che fa parte della comunicazione del cane: abbaiare, guaire o ringhiare è infatti “normale”. 

Fin da cuccioli possiamo notare che per richiamare l’attenzione della mamma i cani emettono dei suoni e man mano che crescono imparano ad utilizzare gli altri strumenti comunicativi, quelli legati alla postura e alla prossemica.

Abbandonata la tenera età, i cuccioli impareranno ad utilizzare gli altri metodi di comunicazione e sarebbe opportuno, per noi esseri umani, conoscere e apprendere i modi di comunicare già in fase di pre-affido del pet, questo per non incorrere in problemi relazionali.

Ogni gesto compiuto dai pets ha un significato, in particolare, cani e gatti sono gli animali che vengono più spesso fraintesi, sia perché vengono umanizzati (o paragonati nella comunicazione all’essere umano), sia perché pensiamo di conoscere già tutto di loro. Ma pensiamoci un attimo, è proprio così che nascono i problemi!

Conoscere la comunicazione del nostro amico a 4 zampe e la combinazione dei vari segnali comunicativi, ci aiuta anche a prevenire situazioni di pericolo

Alcuni cani potrebbero assumere un atteggiamento aggressivo per un fraintendimento nella comunicazione ed è per questo che è importante affiancarsi ad un professionista per poter prevenire situazioni spiacevoli. 

La maggior parte delle situazioni che si verificano, oltre a nascere dai fraintendimenti nella comunicazione, hanno un effetto sulla relazione. E questo vale sia per il proprietario che per il cane, colpendo, e in alcuni casi intaccando per sempre, il rapporto di fiducia instaurato tra di essi. 

La comunicazione come abbiamo visto, è molto vasta e anche se oggi sta andando di moda insegnare al cane come utilizzare il tappeto con i pulsanti “per far parlare i nostri pets”, sarebbe forse il caso di approfondire i segnali innati della specie umana e che già abbiamo a disposizione nella relazione.

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